
Perché leggere i classici
“I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti.”
Teatro Manini di Narni ha aperto il sipario a Francesco Montanari, protagonista sul palco con Riccardo Sinibaldi, in “Perché Leggere i Classici” di Italo Calvino, per la regia di Davide Sacco.
“Perché leggere i classici”, un format interattivo, in cui il pubblico viene coinvolto nella riflessione attraverso divertenti momenti di intrattenimento, con l’ingresso dell’attualità (il testo originale di Calvino dialogherà con la voce di SIRI) e con la leggerezza tipica dell’opera calviniana.
Francesco Montanari, diretto da Davide Sacco, fa sue le parole e il pathos narrativo, per entrare nel ricordo di un uomo e di un’epoca ancora vivi, come i grandi classici. In scena con lui, Riccardo Sinibaldi. Un viaggio che dimostrerà che la cultura non è mai antica, perché porterà sempre con sé il suo messaggio universale e che si chiude con lo storico discorso tenuto da Umberto Eco all’Università di Bologna sull’importanza di leggere i classici.
“Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quello che ha da dire“; queste le parole più famose dell’opera “Perché Leggere i Classici” di Italo Calvino, oggi riproposta per forza comunicativa e attualità. Con intensità, Calvino si confronta con i classici e con l’importanza sociale che essi hanno.