L’elefante e la colomba: viaggio in Messico sulle orme di Frida e Diego

“Vorrei solo essere lì dove sei tu. Vorrei solo fidarmi di te ed amarti e stare con te. Solo con te, dentro di te, intorno a te, in tutti i posti concepibili ed in quelli inconcepibili. Mi piacerebbe essere lì dove ci sei tu.” Frida Kahlo

A volte l’amore crea luoghi fantastici, unici unicamente per i due amanti, che si incontrano fuori dal tempo e dallo spazio. Nascono in questa dimensione i messaggi d’amore e di dolore straziante, le lettere e i numerosi scritti, disperate dichiarazioni alla vita e all’arte dell’impareggiabile Frida Khalo, che dal Messico ha conquistato il mondo intero, rovesciando schemi e convenzioni, in un viaggio denso di immagini e interpretazioni surreali, intensamente legate alla sua terra e all’amore controverso della sua vita, Diego Rivera.

Il viaggio sulle orme di questi due artisti parte da Città del Messico ed esattamente a Plaza de la Constitución, cuore della vecchia e nuova città, dove si incontrano il Palacio Nacional o la Catedral Metropolitana, un tempo fulcro delle preghiere della città azteca, Tenochtitlán. Questa zona è anche detta Zócalo e ospita l’Antiguo Colegio de San Ildefonso, che Frida frequentava e dove, giovanissima, conobbe Diego, mentre dipingeva il suo famoso murales.

“Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego Rivera”: questa è forse una delle frasi più note e significative di Frida che ricorda l’uomo più crudele che le ha rubato il cuore, ma anche il grave incidente sullo scuolabus, avvenuto nel 1925, che la costrinse a restare immobilizzata per un anno e dal quale non si riprese mai completamente. Fu da quel momento che la pittrice messicana iniziò a dipingere autoritratti, scrutandosi a uno specchio montato sul letto, iniziando a dipingere il suo mondo colorato e originale. Circa tre anni dopo Frida cercherà Rivera per chiedergli il parere sui suoi dipinti e da quel momento il loro mondo sarà inseparabile, fino al matrimonio nell’anno successivo, senza pensare alle critiche per i loro 22 anni d’età di differenza e alle voci dei genitori della Frida ventiduenne che videro questo legame come il matrimonio tra un elefante e una colomba.

Ma quali sono i luoghi immancabili per ritrovare le tracce di Frida e Diego? Si trova nel quartiere di Coyoacán la tappa imperdibile: è la celebre Casa Azul, deliziosa hacienda di famiglia che l’artista volle colorare con l’eccentrico blu maya, dove nacque, visse gran parte della sua vita, tornò a vivere dopo il divorzio con Diego per poi riaccoglierlo e risposarlo nelle sue stesse stanze dove infine morì, oggi diventato il Museo Frida Kahlo, interamente dedicato alla sua vita, le sue collezioni d’arte precolombiana, gli abiti tradizionali, le fotografie di famiglia, naturalmente scrigno delle sue opere (museofridakahlo.org.mx/en/).

Lonely Planet, una storia d’amore in viaggio

Dietro il nome di una delle più note casa editrici di viaggio, che diffonde guide turistiche in tutto il mondo c’è una coppia. Si tratta di Tony e Maureen Wheeler, australiani che nel 1973 dopo un viaggio in Turchia, passando per paesi affascinanti e luoghi ancora remoti in Iran, Afghanistan, Pakistan, fino all’India e al Nepal, iniziarono a scrivere il loro primo libro di viaggio a quattro mani, Across Asia on the Cheap: da lì a poco il successo del loro volume che raccontava l’Asia per chi vuole viaggiare low-cost lo trasformò in un best sellers a cui seguirono una serie di altri volumi fino agli innumerevoli titoli che riempiono le libreria di tutto il globo fino ai giorni nostri. Forse non tutti sanno che il significato del nome si riferisce al modo di dire Lonely heart (che tradotto significa cuore solitario) e che associato a Planet, pianeta solitario, è una sorta di invito verso i viaggiatori a scoprirlo, viaggiando, condividendo, innamorandosi dei luoghi e delle persone che lo abitano.

Dopo le nozze e un periodo a New York, la coppia si trasferisce nel quartiere di San Ángel, dove c’è un altro edificio che rappresenta in pieno queste due anime così diverse. È il Museo Casa Estudio Diego Rivera y Frida Kahlo, un complesso costituito da 3 palazzi diversi, progettato dall’architetto e pittore amico della coppia Juan O’Gorman: la casa e lo studio di Diego erano collegati con un ponte all’ultimo piano che portava all’edificio in cui c’era la casa e lo studio di Frida. Altra tappa immancabile, anche se poco fuori dal centro, è il Museo Dolores Olmedo, donna d’affari, mecenate e probabilmente anche amante di Diego, che in vita raccolse un grande numero di dipinti di Frida e Rivera, insieme a opere di altri artisti loro contemporanei e amici, oggi esposte nella antica hacienda cinquecentesca. Tornando in città si può raggiungere la zona del Bosque del Chapultepec, polmone verde che ospita importanti palazzi come il Museo de Arte Moderno, che raccoglie opere d’arte messicana, prodotta dagli anni Venti del Novecento: le opere di Frida e Diego si incontrano nella sala C, al primo piano. Gli amanti dei selfie adoreranno la panchina con la scultura che rappresenta la coppia di artisti all’interno del giardino nella Casa de Cultura Jesús Reyes Heroles, mentre i più romantici non perdano la visita nel Parque Frida Kahlo, dove le due statue in bronzo a grandezza naturale di Frida e Diego sembrano passeggiare e parlare lungo il viale, nascosti fra gli alberi dal caos della città. Se volete fermare il tempo in questo luogo quasi magico, fate come faceva lei e sussurrate all’orecchio del vostro amato una delle più dolci dediche scritte da Frida: “Voglio essere la tua casa, tua madre, la tua amante e il tuo figlio…Ti amerò dal panorama che vedi, dalle montagne, dagli oceani e dalle nuvole, dal più sottile dei sorrisi e a volte dalla più profonda disperazione, dal tuo sonno creativo, dal tuo piacere profondo o passeggero, dalla tua stessa ombra o dal tuo stesso sangue”.