
Il matrimonio è il mio e gli inviti… li facciamo insieme
C’è un essere umano tutto da amare e sembra, addirittura, esserci un secondo essere che corrisponde con ardore all’attaccamento amoroso.
Un amore così vivido che spinge entrambi fino all’atto estremo del matrimonio. Anche la data è fissata. Ormai è fatta. Per un attimo ai futuri sposi sembra di essere giunti all’apice, più nulla potrà tenerli lontani da un’eterna felicità, almeno finché dura.
Eppure i (quasi) sposi tra cuori, arcobaleni e unicorni rosa non immaginano l’abisso della loro ingenuità. A riportarli violentemente alla realtà, infatti, sarà la lista degli invitati. Se la scelta della location, dell’abito, del catering e della torta possono risultare piacevoli, a tratti addirittura divertenti e sicuramente emozionanti, la lista degli invitati farà precipitare il termometro del buon umore anche per i più ottimisti.
Certo il matrimonio è il vostro, ma credete davvero di poter invitare solo e soltanto chi desiderate avere accanto? E credete davvero che le scelte che vi aspettano siano indolore?
Tutto prende il via da una considerazione banale, ma non trascurabile: gli sposi, di solito, sono figli di qualcuno; e i genitori, anche quelli che non lo hanno dato troppo a vedere, hanno parenti, amici, colleghi di lavoro e quant’altro. A volte nutrono nei confronti di questi esseri umani una qualche forma di affetto, altre li odiano apertamente, ma sempre e comunque non vogliono assolutamente offenderli. E scoprirete, a vostre spese, che non esiste modalità d’offesa più terribile del mancato invito.
Così proprio voi che vi sentite uomini e donne liberi, privi di inibizioni, cittadini del mondo o addirittura spinti anticonformisti vi troverete a combattere con la più assurda delle libertà negate: scegliere chi diavolo voglio invitare al MIO matrimonio.

Insomma dovrete fare lo slalom tra gradi di parentela, lacci e lacciuoli. Dovrete ripescare nella memoria la lista completa di chi vi ha invitato al matrimonio del figlio, della zia, della cugina e della sorella. Ci vuole pazienza e nervi saldi, il baratro è a un passo e il rischio è di avvelenare l’atmosfera con litigate e malumori. Vi accorgerete all’improvviso che anche i genitori più ragionevoli, comprensivi e moderni retrocedono rapidamente al Medioevo quando si tratta di inviti al matrimonio.
Foglio, penna e continue telefonate vi metteranno a dura prova. Dovrete far quadrare i conti, sì perché i numeri contano, ogni invitato ha un costo e poi quella location che ti piace tanto, così intima e particolare è perfetta fino a un certo numero di persone, ma poi sembrerebbe un’ammucchiata stile Ryanair.
Il tutto sarebbe sopportabile se le imposizioni arrivassero solo dall’esterno, ma mentre scriverete la lista vi accorgerete che anche le vostre vite sono piene di lacci e lacciuoli, ci sono gli amici del calcetto e il gruppo del teatro, ci sono i compagni di scuola e i colleghi del lavoro. Poi ci sono gli amici che sono ex tra di loro e quelli che non si parlano più. Ci sono gli amici che stanno sempre insieme e che facciamo invitiamo quello e quell’altro, che insomma non sopportiamo mica tanto, lo lasciamo a casa. In sintesi sarà una vera maratona piena di ostacoli e quando la lista sarà pronta, vista e rivista, approvata da tutte le parti a quel punto non vi resterà che posizionare ogni invitato al tavolo giusto…
Tranquilli però alla fine il premio sarà l’amore eterno (finché dura), una splendida luna di miele e una festa da paura. Passeranno gli anni e riguardando le foto del vostro matrimonio i vostri sguardi si incroceranno ancora come la prima volta e direte all’unisono: “Ma questo chi cazzo è?”