LUCE. Liberi, ma non troppo

Poche righe per comprendere, approfondire o cambiare la tua idea di luce.

E’ una delle componenti fondamentali di ogni ambiente, a volte sottovalutata, o non compresa, che ha un forte impatto, visivo ed emotivo. Perché la LUCE prima di illuminare è calore, può essere poesia, la luce deve essere emozione. Senza questi concetti non andremo ad “illuminare” i nostri ambienti ma faremo soltanto luce, e c’è un abisso tra questi due mondi.
Trattiamo un tema apparentemente semplice che riveste invece un ruolo fondamentale in ogni progetto d’interni e d’esterni (compresa la casa che vivi). 

Siamo liberi di scegliere come illuminare i nostri ambienti ma non del tutto.

Ci sono regole e vincoli che non dovremmo oltrepassare. il primo in assoluto : la luce deve avere solo un tono: CALDO.

Diffidate sempre da chi usa in casa luci a tono freddo !!  

sede uffici EDOTTO. Progetto d’interni. Luce radente da terra ad evidenziare il legno della boiserie. Il corrimano diventa una lampada lunga oltre 15 mt che dal piano terra arriva al piano secondo. Andrea Pascucci studio

In ordine cronologico la luce è l’ultimo elemento di un progetto: prima si definiscono le funzioni, i materiali, poi si sceglie cosa illuminare, come e perché. Che sia una zona di passaggio, un tavolo da lavoro o da pranzo, un comodino. L’ultimo elemento che diventa primo in ordine di importanza: è la chiusura di un cerchio che valorizza tutto il lavoro. 

Villa La Grintosa. Progetto: Arch. Stefania Stera Progetto luce: Davide Groppi - Spazio. Un interno ed un esterno avvolti da una luce elegante che evidenzia i dettagli del progetto.

Molti non comprendono l’importanza di questo elemento intangibile, etereo ma così importante. Si inizia commettendo un errore: scegliere una lampada per il suo aspetto estetico e non per la sua funzione, ovvero per la luce che emette, non da meno per la “direzione” che questo fascio luminoso avrà. E’ importante valutare sia l’estetica che la funzione. 

LIGE’ . progetto d’interni per salone per acconciature. Percezione del fascio luminoso in contrasto con le zone in ombra. Accanto lampada da parete di Catellani&Smith evidenzia la sua luce e la proiezione delle sue ombre. Andrea Pascucci studio

Provo a togliervi qualche pagliuzza dall’occhio per vedere meglio quello che vi circonda, gli ambienti che vivete ogni giorno, e magari tornare a vederli con occhi diversi. 

Partiamo da un concetto base per il mio modo di pensare la luce, qualunque sia la sua destinazione: non c’è luce senza ombra, precisamente “zone d’ombra”. Credo fortemente che la bellezza degli ambienti si basi proprio su questo contrasto, su questa dualità, che genere tridimensionalità ed emozione. 

Ufficio Direzionale De Angelis, 2019. progetto d’interni. Andrea Pascucci studio

Le aree illuminate si contrappongono alle zone volutamente lasciate in ombra che poi ombra reale non è perché la luce si propaga nell’ambiente, un pò come il suono. Entrambi incontrano superfici su cui “rimbalzano” e ripartono per altre direzioni, mentre altre invece ne attenuano la diffusione. Per il suono ad esempio (e quindi per l’acustica di una stanza) superfici lucide e riflettenti fungono da amplificatori, consentono alle onde di propagarsi. Per la luce accade qualcosa di simile: le superfici chiare la riflettono, viceversa quelle scure ne trattengono l’intensità, che non vuol dire che un ambiente scuro sarà più cupo, ma volutamente più intimo, più rilassante. Riflettere su questo aspetto mi porta sempre a progettare delle zone di accento perché è lì che voglio catturare attenzione. E non solo: le ombre stanno diventando da qualche mese, un’altro elemento dei nostri progetti, un elemento da progettare. posizioniamo luci dal basso sotto alle piante per proiettare le loro ombre sulle pareti e sui soffitti. Ombre che creano trame e scenari inaspettati, “carte da parati” dinamiche, sempre diverse. 

Due esempi di utilizzo della luce dal basso per proiettare ombre sulle pareti e sul soffitto. Andrea Pascucci studio

Ci sono aziende e designer che trattano questa materia con rispetto e tanta ricerca per raggiungere risultati sempre diversi. Flos, Artemide, Ingo Maurer, Luceplan, emanuelgarganocollection. Davide Groppi è una delle realtà che esprime al meglio il mio concetto di luce.

ANIMA. Lampada da terra di Davide Groppi

Pensiamo che la luce sia un dialogo continuo tra luce diretta, indiretta e diffusa. E attraverso questo dialogo rappresentiamo la capienza degli spazi, definiamo le gerarchie e le funzioni, sottolineiamo i percorsi, evidenziamo i luoghi d’incontro.Abbiamo una visione fotografica della luce: come in un teatro, ci piace progettare, immaginare, inventare suggestioni inedite per ogni luogo.Ogni situazione ha bisogno di una luce diversa, non esiste la luce perfetta per tutte le occasioni.È necessaria, quindi, una luce sartoriale, cucita su misura della nostra vita, dei nostri ambienti.

Davide Groppi

SCURO. È una finestra di luce, una lampada a parete che si illumina a contatto manuale. L’intensità luminosa viene modulata dalla mano dell’uomo che decide il grado di apertura, come un tempo gli scuri alle finestre. Scuro trasforma l’architettura interna creando finestre virtuali di luce reale. progetto Emanuel Gargano

Emanuel Gargano interpreta ancora meglio la mia idea di ombra.

Il leitmotiv dell’intera collezione è il tentativo di non illuminare con luce artificiale ma di attenuare l’ombra o schiarire il buio. Infatti la luce emanata da queste creazioni sembra provenire dall’oscurità come un bagliore, un segnale tenue che mai rivela la sua fonte, come fosse un enigma, mai irradiante, quasi a sottolineare e valorizzare le forme originali che la producono.”

Emanuel Gargano

Un consiglio: guardatevi intorno, catturate la luce migliore, portatela nella vostra vita. Dedicate più tempo ad osservare le luci, e le ombre. Ne comprenderete meglio il loro significato.  

Nell'ordine: Uffici S&R Farmaceutici. progetto d’interni. Andrea Pascucci studio;
Appartamento privato. progetto d’interni. Andrea Pascucci studio;
Galleggianti in ceramica e Cover sospensione in rame e legno. Andrea Pascucci studio