

Barbara & Fabrizio
Barbara e Fabrizio si sono conosciuti 10 anni fa in un piccolo paesino incantevole e sperduto grazie ad una folle amica. Lui non era in attesa di niente, lei non avrebbe mai convissuto. Dopo poche settimane erano nella stessa casa e da allora non si sono più divisi.
Chi Siete
Barbara Pinchi, poetessa e performer. Sagittario ascendente sagittario, quindi obliqua tra terra e cielo. “Inventora” di oggetti poetici.
Fabrizio Corvi, un immaginatore sociopatico nato nel 24° secolo. Riesco a vivere felicemente, pur circondato da una società primitiva e bellicosa. Visti con gli occhi di un uomo del futuro, è un miracolo che siate riusciti a sopravvivere a voi stessi.
Cosa vi accomuna
Barbara: L’inaspettato
Fabrizio: Ognuno di noi sceglie il proprio punto da guardare in fondo alla via. E ogni volta scopriamo che è lo stesso. Non c’è mai bisogno di mettersi d’accordo su dove andare.
Cosa vi diversifica
Barbara: Io ho una grande apertura verso l’altro e guardo sempre le cose in un modo luminoso. Lui adora stare solo e vivrebbe tranquillamente con poche candele perché, secondo lui, siamo circondati dal buio ed è inutile sprecare energie. Diciamo che abbiamo problemi con la corrente!
Fabrizio: Il gusto per la semplicità (suo di lei) Vs. la fascinazione dell’arzigogolo barocco (mio di me).
Cosa ami di lui / lei
Barbara: La posizione della sua meridiana interiore: sempre puntata nella direzione del cambiamento.
Fabrizio: Una cosa? Io amo tutto. Anche la sua vestagliona di ciniglia grigia a fiorelloni fucsia. Il gusto per la semplicità (suo di lei) Vs. la fascinazione dell’arzigogolo barocco (mio di me).
Cosa odi
Barbara: Io sono un’impaziente, lui è un fastidioso essere calmo che ottiene sempre tutto ciò che vuole senza sforzo. Insomma un insopportabile genio del male.
Fabrizio: L’ordine eccessivo. Non mi piace e lo temo. Le persone si rifugiano nell’ordine esterno per tenere a bada il disordine interno. Molti serial killer erano persone estremamente ordinate.
Perchè avete detto si
Barbara: La prima unione è stata per il nostro primo anno insieme. Eravamo in mezzo al mare, io come gioco avevo riscritto il rito matrimoniale in chiave poetica e comprato due anelli di gomma in ferramenta. Ci siamo reciprocamente recitati le promesse tra le onde. Come per tutta la nostra storia non ci siamo accordati. Non ci siamo chiesti. Siamo stati sapendo che eravamo e resteremo per sempre.
Fabrizio: Perché non avrei voluto altra vita che questa, perché gli anni che passano non ci consumano, perché tutto è sempre lo stesso ma è sempre nuovo, cambia continuamente ma rimane com’è. Soprattutto perché sì.
Come (che tipo di rito)
Barbara: Dopo cinque anni la mia fede di gomma si è rotta. Ho voluto vedere un segno di rinnovo poetico in quella frattura, così in due giorni abbiamo ri-organizzato il nostro NonMatrimonio nel giardino di casa, questa volta invitando in ordine sparso amici e parenti. Abbiamo recitato le nostre promesse poetiche davanti a tutti, con testimoni e celebrante. C’è stato pane condiviso, doni letterari e sorrisi a squarciagola.
Fabrizio: Con un non matrimonio: una vera cerimonia finta, celebrata da un vero officiante finto, alla presenza di amici e parenti veri, con tanto di autentici testimoni. Una festa meravigliosa.
Insieme è...
Barbara: Come l’alba, non sai cosa aspettarti ma sai che c’è.
Fabrizio: L’unica opzione possibile. Non è una scelta o un atto di volontà. E’ una forma di naturale adattamento ad una forma che si è plasmata addosso con genuina spontaneità.
Olmo & Giampaolo
Siamo Olmo e Gianpaolo! Ci siamo conosciuti nel 2011 per motivi teatrali (All'epoca uno faceva l'attore e l'altro il ballerino)! Ci siamo messi insieme poche settimane dopo! Abbiamo celebrato il nostro rito sciamanico il 21 giugno 2016, per il Solstizio d'estate! Dopo una serie di vicissitudini, ora viviamo insieme a Foligno! Nel tempo e soprattutto insieme abbiamo cambiato un po' la nostra vita... Gianpaolo ora fa il sarto e io insegno yoga, pilates, meditazione e tecniche sciamaniche! Il nostro sogno è quello di allargare la nostra famiglia, ma per il momento viviamo felici con le nostre due cagnoline Aloha e Sabba!
Chi Siete
Gianpaolo
Olmo
Cosa vi accomuna
Giampaolo: La creatività
Olmo: La voglia di vivere nella serenità
Cosa vi diversifica
Giampaolo: Lui è un sognatore, io più concreto
Olmo: L’ordine
Cosa ami di lui / lei
Giampaolo: La sua spensieratezza
Olmo: La sua grande pazienza e sopportazione
Cosa odi
Giampaolo: I piedi freddi (marmiti) dentro il letto
Olmo: La sua troppa energia alle 6 di mattina
Perchè avete detto si
Giampaolo: Perché il suo essere sognatore mi porta a superare i miei limiti
Olmo: Perché già al primo appuntamento gli avevo detto che era l’uomo della mia vita… E lui non è fuggito via!
Come (che tipo di rito)
Giampaolo: Spero di poter far presto l’unione civile e una grande festa
Olmo: Un rito Sciamanico in mezzo al monte con gli alpaca
Insieme è...
Giampaolo: Famiglia
Olmo: Follia, magia e Chihuahua


Eleonora & Filippo
Chi Siete
Filippo: Prima di conoscerci veramente eravamo amici, tutti e due persi nei meandri dei propri problemi e nelle futilità della vita. Poi un giorno l’universo ha deciso prima di schiaffeggiarci per bene e poi di farci incontrare di nuovo, regalandoci quello che siamo ora. Stando insieme abbiamo fatto riaffiorare il nostro vero io, le nostre esigenze e i nostri desideri, insomma il meglio di noi. Adesso siamo compagni di un cammino che ci fa essere diversi tu2 i giorni, cambiando forma, mutando e crescendo…sempre uno di fianco all’altro.
Eleonora: Siamo due amici prima di tutto, poi due esseri istintivi e passionali che si sono trovati, scoperti e amati all’improvviso nonostante si conoscessero da anni.
Cosa vi accomuna
Filippo: Abbiamo molte cose in comune sia caratterialmente che dal punto di vista degli interessi. Come prima cosa la danza, eravamo entrambi danzatori e ci siamo conosciuti così, ballando per la stessa compagnia. Caratterialmente la cosa che ci accomuna di più è quello che io definirei “stacanovismo emotivo” cioè quando crediamo in qualcosa ci dedichiamo ad essa anima e corpo fino a quando non abbiamo più energie. Ahimè, questo a volte rimane il nostro più grande pregio ma anche il nostro più grande difetto.
Eleonora: Prima di tutto l’enorme passione per la danza, che ci ha fatto incontrare e lavorare insieme per anni, poi direi il romanticismo, quello d’altri tempi, la forte propensione alla creatività, il desiderio di prenderci cura di noi stessi e lo spendersi senza limiti per le persone e le cose che amiamo
Cosa vi diversifica
Filippo: Siamo molto simili e sono poche le cose che ci diversificano, probabilmente Ele rimane più razionale di me ed io sono un pò più istintivo.
Eleonora: Lui ha scelto lo slow living, io sono una furia impazzita che ha bisogno di un guinzaglio! Soprattutto nel lavoro, essendo una piccola imprenditrice, a volte non mi rendo conto che esagero e tiro troppo la corda, e allora arriva lui a salvarmi!
Cosa ami di lui / lei
Filippo: So che può sembrare una cosa scontata ma io amo veramente tutto di lei anche i suoi difetti. Altrimenti non l’avrei sposata! Se devo decidere la cosa che amo di più di lei è sicuramente la sua accoglienza e la sua amorevolezza, non saprei descrivere a parole quella sensazione che mi scatena quando è di fianco a me, ma mi viene da descriverla come un caldo abbraccio, una pienezza interiore che ti scalda il cuore che ti fa sentire al sicuro.
Eleonora: È difficile sceglierne una, ma forse la più eclatante è proprio il fatto che riesce a calmarmi e a rallentarmi come nessuno mai. Ha sempre le parole giuste per farmi capire che devo prendere alcune cose con più tranquillità e mi fa stare bene solo con un sorriso. Ah, il suo sorriso…quello mi fa sciogliere il cuore!
Cosa odi
Filippo: Quando mi dice che non spengo mai le luci, ma alla fine ha sempre ragione.
Eleonora: Non odio proprio niente di Filippo, posso dire che tra i pochi piccoli difetti che ha c’è la capacità di far sembrare la cucina una trincea dopo aver cucinato!
Perchè avete detto si
Filippo: Dentro il nostro rapporto uno compensa l’altro e nulla sembra lasciato al caso. Con Ele io mi sono sentito pieno di tutto quello che potevo desiderare, in modo semplice abbiamo costruito qualcosa di vero e potente. Ho detto si perché ho capito che lei è e sarà per sempre il mio FARO e che se non ci fosse lei ad illuminare la mia strada non ce la farei ad essere completamente me stesso, perché con lei sono una persona migliore.
Eleonora: Abbiamo detto si perché abbiamo bisogno l’una dell’altro per stare meglio, non bene, meglio. Siamo due persone indipendenti che sanno stare bene anche da sole, ma insieme abbiamo conosciuto una felicità che è difficile trovare da soli. Siamo molto diversi sotto certi aspetti ma ognuno si completa con ciò che l’altro ha da offrirgli, ed è meraviglioso. Come si dice, dove non arrivo io arriva lui e viceversa, e vivere sembra così semplice con lui accanto.
Come (che tipo di rito)
Filippo: Non ci piaceva l’idea di un matrimonio convenzionale, stereotipato, allora abbiamo deciso di sposarci prima in Comune con solo i testimoni e qualche famigliare giusto per ufficializzare legalmente il matrimonio e poi abbiamo svolto la vera cerimonia in mezzo alla natura nel bosco, dove noi ci sentiamo a casa. Volevamo che fosse il più semplice possibile ma sopratutto che fosse una festa. Il rito è stato celebrato da un nostro amico che fino al giorno del matrimonio non ci ha detto come l’avrebbe svolto, è stata una vera e propria sorpresa. Inizialmente la sorella di Ele ha le@o un racconto scelto da noi e successivamente il nostro amico è subentrato facendoci un regalo, che consisteva sostanzialmente in una promessa. Io ed Ele ci siamo scambiati 30 pezzi di quarzo rosa promettendoci che ogni volta che non ci fosse andato bene qualcosa dell’altro avremmo dovuto comunicarglielo togliendo una pietra, così da affrontare il problema e insieme risolverlo. Questo inteso come un aiuto a non perdere mai il dialogo, anche nei momenti più bui.
Eleonora: Abbiamo scelto di far celebrare il nostro matrimonio da Pietro, un caro amico che come noi condivide la necessità di prendersi cura del proprio corpo attraverso diverse discipline, per noi la danza, per lui il Gyrotonic. Volevamo una cerimonia che ci rispecchiasse il più possibile, non zuccherosa o auto celebrativa né classica, perché noi non siamo così, ma semplice e sincera. Così lui ha coinvolto sia noi che gli invita7 in una sequenza di movimenti che ci aiutassero a essere partecipi di quel momento con mente, anima e corpo e poi ci ha donato 2 campane tibetane in cui ciascuno di noi ha dovuto riversare 30 pietre di quarzo rosa, la cosiddetta pietra dell’amore puro. Ciò che ci ha chiesto di fare, per tu@a la vita, è di togliere una pietra dalla campana dell’altro ogni volta che sentiamo qualcosa che non va, di cui vogliamo parlare con lui/lei, che abbiamo necessità di condividere e risolvere per stare bene. Lo scopo è quello di continuare a comunicare sempre, perché è nello scambio e nell’ascolto reciproco che si cresce insieme.
Insieme è...
Filippo: Posso semplicemente dire che INSIEME è …. MEGLIO.
Eleonora: Insieme è ascoltarsi, camminare fianco a fianco senza mai lasciarsi indietro, è comprendere e perdonare, è esaltarsi e sostenersi.