Con i piedi pieni di passi

Abbiamo dovuto adattare il nostro modo di viaggiare. La limitazione alla libertà di movimento ci ha fatto scoprire una nuova libertà: quella della prossimità.  Dalla necessita e’ nato il desiderio di esplorare i nostri nuovi confini dove prima non ne avevamo affatto.Ed ecco che la prossimità e’ diventata una opportunità, una lenta riscoperta di luoghi vicini, spesso ignorati o trascurati, dove abbiamo potuto rispettare i metri e le distanze, misurare i nostri limiti ma soprattutto fare una nuova esperienza di osservazione, esteriore ed interiore. Invece di imbarcarci in aerei e navi, prendere treni ed autostrade, abbiamo iniziato a camminare. Il viaggio e’ tornato ad essere un andare, un guardare con occhi nuovi, un godere del tempo e del luogo, un pellegrinaggio laico di riscoperta.

Tra un passo e un altro ci siamo ritrovati a girovagare nei boschi, nei campi, lungo sentieri che iniziavano ad un passo da casa. E poi nei vicoli dei nostri borghi, nelle vigne, tra gli ulivi, tra i palazzi.. Con addosso il bisogno di non rinunciare alla libertà di movimento, abbiamo aperto la porta di casa ed imboccato le strade di vicinanza osservando il piccolo mondo intorno a noi, scoprendo luoghi vecchi con desideri nuovi.

I veri viaggiatori partono per partire scriveva Baudelaire, e noi ci siamo messi in cammino per non restare fermi e non restare chiusi.

Con le tasche piene di passi e il bisogno di immaginare di nuovo.

Nella Rubrica  “Con i piedi pieni di passi” troverete suggerimenti di Itinerari di prossimità da scoprire o riscoprire con occhi e piedi nuovi.